
Articoli recenti
- Tenuta all’aria: che cosa significa?28 Settembre 2023
- F-Gas: ecco le novità introdotte dal nuovo DPR 146/201815 Settembre 2023
- Per una corretta manutenzione delle reti idranti17 Luglio 2023
- Tenuta all’aria: che cosa significa?
La sicurezza sul lavoro è sempre un tema di grande attualità. Questo perché si tratta di un continuo work in progress, fatto di dibattiti, normative, aggiornamenti, revisioni.
In questo nuovo articolo di Inforedil Accademia approfondiamo il tema della valutazione dei rischi e delle le sue specificità, analizzando cosa si può fare per migliorare il processo di prevenzione che deve essere alla base di ogni realtà aziendale.
Un processo di crescita e di miglioramento per tutti.
Quali sono le cause di malattie professionali, incidenti e infortuni sul lavoro? Le abbiamo elencate qui sotto:
In questa prospettiva, è facile capire quanta importanza riveste la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro.
La valutazione dei rischi (o DVR) è uno degli obblighi principali di ogni datore di lavoro (art.li 17, 28 e 29 D.Lgs 81/08).
Si tratta di un’analisi dettagliata e approfondita che deve contenere:
Andando più in profondità, distinguiamo due tipologie di rischi:
Se per i rischi specifici come ad esempio rumore, vibrazioni, radiazioni, videoterminali, legionella, chimico, biologico, movimentazione meccanica dei carichi, esistono norme precise per la misurazione e la quantificazione del livello di rischio, per i rischi stocastici come cadute dall’alto, scivolamento e taglio occorre procedere stimando ed assegnando dei valori di probabilità di accadimento e alla gravità del danno (Rischio = Probabilità x Danno).
Com’è noto, tutti i datori di lavoro devono redigere il Documento di Valutazione dei Rischi. Tuttavia, a volte, ci possono essere degli errori nella stesura di questo importante documento.
I DVR sono a volte incompleti e/o mancanti di specificità. Secondo la cassazione, non è solo l’assenza ma la incompletezza del documento in questione a concretizzare l’ipotesi di reato, giacché, ritenendo diversamente, tale redazione assumerebbe un significato solo formale.
Ogni attività ha caratteristiche specifiche che possono influire sui rischi e i lavoratori possono avere esigenze e capacità diverse.
Il DVR deve essere costantemente aggiornato e attualizzato in rapporto all’evoluzione dell’azienda che inevitabilmente porta con sé nuove e diverse esposizioni a rischio dei lavoratori.
I lavoratori hanno spesso una conoscenza dettagliata dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro e il loro coinvolgimento può essere molto utile per identificare i rischi e trovare soluzioni adeguate.
In ogni azienda dovrebbe essere predisposto un piano di emergenza per gestire le situazioni di pericolo o di emergenza.
È importante verificare che le misure adottate per prevenire e proteggere dai rischi siano efficaci e adeguate, e apportare eventuali modifiche necessarie.
Ricordiamo infine che in caso di omessa redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, il datore di lavoro rischia l’arresto da 3 a 6 mesi oppure un’ammenda da 2.500 € a 6.400 €.
Nonostante la sua indubbia importanza, il DVR sembra avere un limite evidente, ossia quello di rendere faticoso specificare le fasi lavorative in relazione ai diversi contesti lavorativi.
E proprio perché un documento di questo tipo non può risolvere da solo il problema della sicurezza sul lavoro, diventa necessario che ogni imprenditore aumenti la consapevolezza dei propri collaboratori nell’individuare situazioni di pericolo e relative soluzioni.
È fondamentale quindi sviluppare e diffondere questa attitudine prima, durante e dopo lo svolgimento delle attività lavorativa, a prescindere dal contesto in cui ci si trovi.
Ecco che allora la valutazione dei rischi, come afferma l’esperto Stefano Balzarotti, va inteso come «un processo di crescita e miglioramento per tutti. Un percorso di acquisizione delle informazioni uniti all’identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi dell’ambiente di lavoro (informazione) oltre a un processo di elaborazione e acquisizione delle conoscenze, procedure e competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda (formazione).»
Se sei un installatore professionista, avrai capito dalla lettura di quest’articolo quanto sia importante studiare e aggiornarsi sia dal punto di vista tecnico che da quello normativo, in modo da renderti un professionista più consapevole e con molte più possibilità di essere riconoscibile sul mercato.
Ecco che in quest’ottica, intraprendere un percorso di alta formazione che possa completarti come professionista della termotecnica da un punto di vista tecnico-normativa assume il valore di un investimento.
Per lavorare in maniera più sicura e professionale, oggi puoi finalmente affidarti a una realtà che negli ultimi anni ha raggiunto lo status di eccellenza in formazione, come riporta il quotidiano La Repubblica: Inforedil Accademia.
Certificare le tue competenze rappresenta dunque un passo decisivo per fare un salto di qualità nel tuo settore professionale.
MA PERCHÉ SCEGLIERE PROPRIO INFOREDIL ACCADEMIA?
Intraprendendo il nostro percorso, riceverai un supporto specifico prima, durante e dopo la formazione e sarai guidato e consigliato per il meglio.
In questi 5 anni abbiamo formato più di 4.000 clienti. Qui sotto puoi guardare alcune delle nostre recensioni:
In altre parole certificarsi è davvero una scelta che fa la differenza e che può essere ritenuta a tutti gli effetti un investimento per alzare lo standard della tua professionalità nel mondo del lavoro.
Scopri dunque i vantaggi della formazione di Inforedil Accademia per prepararti all’esame e conseguire il Patentino F-Gas:
E, infine, abbiamo realizzato il gruppo Facebook “La Casa dell’Installatore” dove potrai:
Contattaci anche su WhatsApp!