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Il vero obiettivo del sistema normativo sulle porte tagliafuoco non deve essere solo il rispetto di una serie di adempimenti tecnici e burocratici, ma soprattutto che le porte installate impediscano effettivamente la propagazione dell’incendio.
Sono pertanto necessarie regole tecniche e procedure certe che consentano ai produttori, ai laboratori di prova, agli installatori e ai preposti organi di controllo di operare con serietà e tranquillità.
Ovviamente in materia di sicurezza e prevenzioni incendi sono molteplici le leggi che disciplinano la materia. Tra queste riteniamo fondamentale evidenziare quelle che sono più pertinenti con il comparto delle chiusure metalliche tagliafuoco.
Vediamo in breve alcune di queste norme.
La vigente Norma di riferimento per le porte tagliafuoco è la norma UNI9723.
Questa norma contiene tutte quelle indicazioni di carattere tecnico alle quali i laboratori autorizzati dal Ministero degli Interni devono attenersi per testare i prodotti e quindi rilasciare successivamente i certificati di prova.
È il primo D.L. che esprime ed identifica in modo chiaro quali debbano essere le norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura. Nel decreto viene infatti citata la norma UNI 9723 quale unica norma di riferimento e vengono altresì esplicitate le definizioni di:
Il presente decreto assume la propria importanza dal fatto che specifica in modo chiaro secondo quali criteri si effettua la “Classificazione” di resistenza al fuoco di porte ed altri elementi, ovvero secondo i criteri tecnici contenuti nella norma 9723 e nel primo foglio di aggiornamento della stessa.
Altresì importante è il chiarimento in merito ai limiti dimensionali di porte di qualsiasi natura e portoni scorrevoli oggetto del procedimento dell’omologazione. Sono inoltre riportate, nel presente decreto, le tolleranze delle misure ammissibili in sede di verifica e controllo.
Un rapido sguardo anche alla definizione di resistenza al fuoco.
La resistenza al fuoco è definita dalla UNI CEI EN ISO 13943 come la “capacità di un elemento di conservare, per un periodo di tempo stabilito, la richiesta stabilità e/o tenuta e/o isolamento termico al fuoco e/o ogni altra prestazione attesa definita in una prova normalizzata di resistenza al fuoco”.
La classificazione si basa quindi sul tempo durante il quale il materiale conserva una o più delle sue proprietà: la stabilità “R”, la tenuta “E”, l’isolamento termico “I”, così definite:
Pertanto:
Dalla lettura di quest’articolo sulle porte tagliafuoco, emerge quanto sia centrale il ruolo delle normative antincendio.
Questo significa che per un professionista che come te vuole distinguersi sul mercato, diventa fondamentale aggiornarsi anche dal punto di vista normativo perché le norme vengono sottoposte periodicamente a revisione.
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Fonte: Installatore Professionale
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